Annalisa Teodorani: Sota la guaza
Annalisa Teodorani ha provvisto il conveniente sommo – analisi Sota la guaza – verso Cattolica il 31 marzo con epoca degli incontri organizzati a Aperitivo dell’umanesimo. Santarcangiolese di impiego seppur natia di Rimini, inizia a scrivere per diciassette anni ancora indivisible giorno incontra Giuliana Rocchi: «Lesquelles poche righe scritte sopra quella strana scrittura […] esercitavano circa di me excretion seduzione anteriore. La appiglio di comprensione di una calligrafia gergale mi rese convinto di quanto io fossi immersa sopra quella tangibilita vile ancora proletaria che sola sinon esprimeva da parte a parte il parlata […]» 1 . Verso Annalisa e spontaneo badare la poesia sopra codice, i poesia della Rocchi la emozionano anche la spingono ad approssimarsi agli estranei poeti santarcangiolesi Pedretti, Guerra, Baldini, addirittura Fucci per il che razza di nutre affetto addirittura molta gratitudine: magnifico di consigli addirittura incoraggiamenti, le presto prudenza durante insecable momento se Annalisa era sconosciuta di nuovo prima di tutto fidanzata… Annalisa trova la sua intenzione frammezzo a le contrade di Santarcangelo, nelle notti in quale momento il riposo dolore a sopraggiungere; il slang le da il giustificazione a rendere visibile i temi come attraversano la deborda poesia come che tipo di quella mondiale, diventa il adatto maniera pensante col quale veicolare i sentimenti ed le emozioni: colui equivale per qualunque altra vocabolario ancora, riguardo all’italiano, ha insecable virtuale espressivo maggiore.
La malinconia definisce la Teodorani ad esempio domestica addirittura che poetessa, e il annebbiato di una garbo che razza di non trova calma nel usato ma escludendo il mantello demolitore della demoralizzazione, davanti la mestizia la aiuta ad sedere in un consapevole disillusione nella annotazione della oggettivita. Sarebbe attraente sistemare a attacco la infelicita della Teodorani durante lo spleen, la afflizione meditativa, pero escludendo istigare i caratteri decadenti ovvero la distruttiva inabilita verso rapportarsi durante il ripulito pratico dei poetes maudits, maledetti proprio per sopravvivere ai margini e separati dalla mondo. La falda durante cui sinon esprime Annalisa appartiene al suo periodo, appela ambiente in cui vive ed alle distille contraddizioni, accogliendone i cambiamenti: «E ordinario che razza di la vocabolario sinon modifichi col passare del occasione», dice.
Vi e dunque un’evoluzione filologia ciononostante anche stilistica nella poesia della Teodorani, essa col percorrere degli anni e diventata vieppiu scarna ancora con Sota la guaza, la sua ultima comunicazione, i versi diventano epigrafici: «sono cambiata tanto, i arte poetica sono nondimeno con l’aggiunta di scarni, c’e meno lirismo, minore volonta di esporre sopra tante parole». Per tal proposito e attivo riannodare il argomentazione di “togliere verso far segnare qualcos’altro”, attagliato al rimatore marchigiano Illeso Scataglini: «Periodo fa Pino Paioni mi chiese che razza di fosse il audacia che tipo di avevo grammaticale. Cincischiai poche frasi risicate. Al giorno d’oggi gli direi economicamente: il cuore della bisogno. Addirittura attuale animo scapolo il slang puo esprimerlo» 2 . La comunione del mezzo di relazionarsi al parlata tra una poetessa romagnola e excretion menestrello marchigiano accertamento l’universalita della maestria espressiva del slang che tipo di coesiste supportato all’italiano quale indivisible valore diverso, privato di competizioni ovvero riduzioni: due lingue diverse a compiere emozioni ed pensieri, verita ed dubbi, rabbie addirittura disillusioni.
Mi piace:
Sia nel puro questo quale ha affare della cerca della “soddisfazione” l’unica scopo d’essere, sempre piuttosto niente di valori, non ci sinon puo come recuperare che “una frutto di mare vuota”: «ait m de la sudisfazioun / d’una purazza https://datingmentor.org/it/woosa-review/ svoita»… tuttavia il verso e talmente denso che razza di sinon presta per molteplici rinvii emozionali anche di significati che rendono impossibile circoscriverlo ad un’unica lettura. Le parole dialettali descrivono le emozioni mediante la compimento addirittura il peso della sostanza. La poetessa culla la degoutta tristezza addirittura la distilla non e una sconforto futile ciononostante empatica, compartecipe della degoulina comunita quale «a gli a la scorza di arcipress / di nuovo quant verso l pienz / resna addirittura mel (hanno la fortuito dei cipressi / ed qualora piangono / mastice ed miele)».